TAMPERE E LE FINLANDESI
La mia amica María, la mia compagna di casa ai tempi di Vigo, mi
viene a prendere, e ci dirigiamo nel quartiere in cui vive, Kaukajärvi,
ribattezzato Kulojärvi a causa dell'estrema lontananza del sito. Là
vicino c'è un bel laghetto (in finlandese, järvi) e sembra di
essere in montagna. Breve chiacchieratina per ricordare i tempi passati, e
si fanno le 06:00.
Da notare che già alle 4 fa giorno....
Il giorno dopo andiamo all'Universià di Tampere (Tampereen Yliopisto,
così imparate anche un po' di finlandese), davvero bella, moderna,
efficiente, con computer da tutte le parti, stampanti, scanner, e collegamenti
ad Internet a 102 KB/sec. Là conosco altri studenti Erasmus - un'infinità,
tra americani, greci, spagnoli, italiani, australiani, sud coreani, pakistani,
bangladesi, tedeschi e chi più ne ha più ne metta - e vengo
invitato ad andare in corriera a vedere le campagne finlandesi ed i loro tipici
prodotti naturali senza agenti chimici. Più che per uno spirito di
WWF, mi piace l'idea di poter conoscere delle finlandesi, ed accetto di buon
grado. Le campagne non sono molto diverse dalle nostre, ma le ragazze sì,
eccome! Tutte così pazzescamente belle, così bionde, alte, con
gli occhi azzurri, facevano venire il mal di testa a furia di guardare a destra,
a manca, vicino e lontano. Purtroppo, le finlandesi sono davvero molto riservate,
e ci tengono alla loro e soprattutto all'altrui privacy. Un'usanza è
quella di togliersi le scarpe, prima di entrare in casa, e una bellissima
fanciulla - con cui cercavo un aggancio - mi sfiora, per sbaglio, il piede.
Sia mai! Si ritrae come se avesse ricevuto una scossa da 2000 Volt e non c'è
nulla da fare. Conosco invece un'altra tipa, molto più lanciata (una
mosca bianca) che mi dà numero di cellulare (che hanno tutti, marca
ovviamente NOKIA), ed e-mail (altra cosa che hanno tutti). Le mie accompagnatrici,
una tedesca ed un'italiana, sono davvero simpatiche e dunque la giornata passa
via piacevole.
Dato che i finlandesi si fidano ciecamente di tutto e di tutti (non rubano,
se ti dimentichi i soldi li ritrovi il giorno dopo, le bici vengono parcheggiate
aperte ecc.) mi creo una nuova identità e così divento un cecoslovacco
nato nel 75; con questa tessera universitaria di un amico di María-
con tanto di foto che non mi somiglia affatto - posso avere lo sconto del
50% su treni, bus, musei e mensa universitaria; tanto, basta mostrare, anche
alla rovescia, la tessera, da lontano: nessuno si azzarderà mai a chiederti
i documenti!